Tema: Multicultura. Età consigliata: dai 3 anni. Tecnica: attori. Durata: 1 ora.
Bettina è in partenza per andare a trovare i nonni, la stazione è piena di gente che arriva da ogni parte del mondo, una giostra di regali e pacchetti coloratissimi, un mare di persone di tutte le lingue e di tutti i colori: qui è davvero facile distrarsi e infatti Bettina non riesce più a trovare il biglietto del treno, ed è facile perdersi e infatti Bettina non riesce proprio a trovare il suo binario.
Potrà però vivere, grazie a questi imprevisti, una rocambolesca serie di incontri con personaggi tanto diversi da lei ma accomunati dagli stessi bisogni e dalla medesima capacità di guardare all’altro con empatia e generosità: una simpatica vecchietta che vive alla stazione dei treni, una donna Africana, un Arabo dallo strano modo di parlare, una signorina cinese, perfino un’eschimese… Bettina scopre così che ciò che sembra lontano a volte è vicinissimo e non sempre un pacchetto colorato racchiude il regalo più prezioso.
Lo spettacolo è un gioco fantastico nella multicultura, Bettina è una bambina curiosa, ma è anche il simbolo dell’individuo moderno alle prese con culture, usi e costumi spesso difficili da comprendere, e l’urgenza degli impegni quotidiani, la pressione della società che lo vuole sempre “in marcia” efficiente e spedito, qui rappresentata dal controllore che appare a Bettina ogni volta che perde di vista il suo biglietto e dalla voce fuori campo della stazione che sollecita la piccola a dirigersi al suo binario per non perdere il treno.
In effetti Bettina si perde, incuriosita dai personaggi che incontra, sul suo cammino sceglierà di fermarsi e perdere il treno, ma scoprirà che alla fine è stata una grande fortuna.